Da ottobre mi trovo anch'io disoccupato
a causa della crisi, si vede che Renzi non ha ben chiaro quello che
dice quando parla di ripresa …. vabbé, e come ogni fresco
disoccupato ho fatto la mia bella pratica per chiedere la mia bella
indennità di disoccupazione. Cosi sono andato prima al collocamento
della mia provincia, due volte, perché la prima volta i computer non
funzionavano, e invece di una giornata ne ho perso due.
La cosa
divertente è che ho capito che tutto il palazzo del collocamento
funziona su un unico server, infatti non solo non funzionavano i
terminali, ma neanche i lettori di badge degli impiegati, e i
collegamenti con l'esterno. Cosi chi arrivava in ritardo non poteva
strisciare, e non potevano neanche collegarsi a internet. Mi chiedo
se abbiano passato la giornata a bere il caffè e fare il solitario
del Windows. Comunque il secondo giorno sono stato più fortunato,
non ho trovato nessuna fila per il mio sportello, e ho fatto in
fretta le pratiche per iscrivermi di nuovo e avere il certificato che
mi serviva per fare la domanda per l'indennità. Con il mio bel
certificato, il giorno dopo, sono andato al CAF di cui vi ho parlato
in un altro post, ho fatto la mia bella domandina e cosi via e mi
sono messo l'animo in pace perché (già lo sapevo) per avere i primi
soldi dovevo aspettare più di tre mesi. I soliti ritardi del sud
Italia. L'impiegato del CAF però mi ha detto che potevo controllare
online se volevo, anche se per lui la pratica era automaticamente
accettata. Passa un mesetto, e siccome ho il famoso PIN dell'Inps
che, dopo una stressante battaglia online fra messaggi sul telefono e
mail che non arrivavano, sono riuscito ad avere. E detto fra noi ho
due numeri che mi scordo sempre se il PIN è il primo o il secondo,
sbagliando sempre quando lo inserisco. Dicevo, siccome sono in
possesso del mitico PIN personale, sono andato sul sito dell'Inps, e
devo dire la verità, ne ho visti di siti difficili da interpretare,
ma neanche sui siti scritti in giapponese ho mai avuto una tale
difficoltà a trovare quello che cercavo. Dopo la mia odissea
personale sul sito dell'Inps, trovo la mia domanda, e noto che vicino
c'era scritto “Sospesa”. Come, ad ottobre fatta, ora vedo scritto
“sospesa”, mi allarmo e mi armo di santa pazienza per andare
all'Inps a chiedere spiegazioni. Cosi all'inizio di Novembre, che
sembrava un giorno d'estate per la verità, vado alla sede dell'Inps
più vicina, arrivo li verso le nove, l'ufficio apriva alle otto e
mezzo mi pare, e trovo una folla incredibile. Si saranno svegliati
alle sei come minimo. Per nulla intimorito, prendo il mio bel
numerino, e mi siedo ad aspettare il mio turno. 46, se non ricordo
male il numero era 46, mi siedo ed aspetto. Nella mia vita ho fatto
un sacco di file, da quelle per iscriversi all'università,alle file
in banca, alla posta, dappertutto. Ma non ho mai avuto un esperienza
simile a quella della fila all'Inps. Una lentezza esasperante, 4
sportelli che dovevano servire i disoccupati come me, i pensionati,
gli agricoltori, e chi doveva richiedere il mitico PIN. Calcolai che
per far scattare ogni numero per la mia fila ci volevano circa 10
minuti in media, però per dare una risposta l'impiegato ci metteva
si e no mezzo minuto. La cosa più assurda era vedere persone anziane
che aspettavano ore per poter richiedere il PIN, perché glielo aveva
richiesto qualche impiegato di CAF, altrimenti il CAF in questione
non poteva controllare online la posizione dell'assistito. Ma dico,
confermo che è una palla richiedere online il PIN, e ci vuole un po'
di buona volontà per farlo. Ma non mandate ad aspettare un
vecchietto ultraottantenne, magari coi problemi suoi, un intera
giornata all'Inps. Cercate di procurarglielo voi, o fatevi aiutare da
un suo parente.
Ma l'avventura dell'Inps non finisce
qua, nel corso della giornata si vedevano scene assurde, a partire
dal fatto che per chiedere informazioni c'erano gli addetti alla
sicurezza, non un impiegato interno, ma un signore di una ditta
esterna che visto che li ci stava da anni, poteva dare anche
informazioni su che numero dovevi prendere. Impiegati che si
addormentavano sul numero, una in particolare se scattava un numero
che non c'era, non si preoccupava che magari c'è n'era un altro ad
aspettare, ma si alzava e andava a fumare o prendere il caffè. Il
caffè, non so quanti caffè ho visto andare avanti e indietro fra
gli sportelli, portati magari da altri impiegati che erano usciti a
comprarli. C'è stato ad un certo punto, verso le undici e mezzo mi
pare, una sorta di sommossa popolare. Un paio di signore hanno
iniziato a inveire contro l'impiegata che si alzava sempre, hanno
cominciato a urlare e ad agitarsi. Tanto che la povera guardia si è
dovuto addirittura alzare, e le ha invitate a calmarsi. Poi, visto
che gli animi si erano agitati, ha preferito rinchiudersi anche lui
dietro la porta dell'ufficio che dava agli sportelli, finché le due
scalmanate signore non si calmavano. Andava a finire che un paio di
schiaffi li pigliava lui.
Morale della favola, sono entrato
all'Inps alle nove di mattina e sono stato ricevuto alla sportello
verso l'una, devo dire che i conti me li ero fatti bene però. Chiedo
a che punto è la mia pratica, e un impiegato molto gentile mi ha
detto che il “sospesa” era perché era stata presa in carico, ma
non era ancora liquidata. Cioè i soldi non li avevo ancora per un
altro mesetto circa. Tempo impiegato per la risposta 5 minuti netti,
ho perso tempo perché visto che stavo li mi sono fatto spiegare due
volte la cosa. Devo dire che l'impiegato che mi ha sbrigato è stato
molto cortese e disponibile, questo si, però aspettare una giornata
intera perché invece di scrivere “da liquidare” ha scritto
“sospesa” è assurdo. E' assurdo pure vedere persone in fila
proprio a causa dello stesso sito, perché magari non hanno il PIN
per accedervi, perché se ci vanno vedono che è scritto in
politichese e non in italiano, o perché stanno senza lavoro e senza
soldi, e devono aspettare che qualcuno gli faccia il favore di farli
arrivare prima.
Ho scritto parte prima, perché presto
tornerò in quell'antipasto del limbo dantesco, per una nuova e
noiosissima avventura, quindi state pronti a leggere il seguito.
PS.
Visto che sono disoccupato, non vi
invito a cliccare sulle pubblicità, perché non posso farlo, ma se
volete potete acquistare una copia del mio libro online. Poi, se
qualcuno ha notizie su un possibile lavoro, mi può contattare
attraverso la pagina Facebook o i commenti sul blog. Grazie.
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